La guardia di finanza ha scoperto che non sono stati registrati nelle scritture contabili circa 100 mila euro all'anno. Anche il proprietario dell'immobile rischia di essere coinvolto nel processo in quanto non ha mai dichiarato al fisco 72 mila euro all'anno di credito. Aveva nascosto tra le pieghe delle scritture contabili circa 900 mila euro di debiti.

Nonostante tutto è riuscito a ingannare banche e fornitori per diversi anni, fino a quando il banco non è però saltato e un albergatore della Vallagarina si è trovato costretto a dichiarare il fallimento. La guardia di finanza ha ricostruito che andava avanti da circa dieci anni e ora l'uomo rischia di dover rispondere per bancarotta, 'fraudolenta' per la falsificazione dei libri contabili e 'semplice' per aver nascosto l'effettivo stato di dissesto economico verso banche e fornitori, esposti inconsapevolmente a rischi. Un 'buco' di 900 mila euro accumulato in dieci anni per un rosso di circa 100 mila euro l'anno. E' stato lo stesso proprietario dell'immobile, a fallimento ormai dichiarato nei primi mesi del 2017, a presentarsi al curatore per chiedere la registrazione del passivo di 720 mila euro. Questi 720 mila euro ora rischiano di metterlo nei guai in quanto risulta cointeressato nella società fallita, ma soprattutto il fisco non ha mai saputo niente di questa cifra in gioco. Ora i giudici dovranno accertare i rapporti tra i due all'interno della società a responsabilità limitata, mentre resta il reato di bancarotta.

 

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