Per i Bes, i Bisogni educativi speciali, l'amministrazione provinciale investe complessivamente ogni anno più di 47 milioni di euro. Oggi, con un provvedimento a firma del presidente della giunta provinciale di Trento, Ugo Rossi, che rimodula i fondi destinati alle istituzioni scolastiche, sono stati assegnati ulteriori 382.500 euro per interventi a favore di studenti con bisogni educativi speciali e con disturbi dell'apprendimento. "La scuola che vogliamo è inclusiva - commenta il governatore trentino - perché combatte la marginalità. È una scuola che deve far sentire ogni persona come parte del tutto, una scuola fatta di tante diversità, dove ognuno viene rispettato per quello che è”. Nell'anno scolastico 2015-'16, dalla primaria alla formazione professionale, erano 2.405 gli studenti con bisogni educativi speciali. Nell'anno successivo erano 2.486, mentre quest'anno scolastico sono 2.540. I ragazzi e le ragazze vengono seguiti da circa 730 docenti, dal primo al secondo ciclo di istruzione e formazione, suddivisi in 500 docenti per la primaria e secondaria di I grado, un centinaio per la secondaria di II grado e i rimanenti per la formazione professionale; a questi si aggiungono più di 180 assistenti educatori provinciali. Complessivamente sono oltre 47 milioni di euro le risorse impiegate, mentre nel 2014/15 erano 45 milioni.
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