E’ in calendario oggi al Teatro-Auditorium “Fausto Melotti” un nuovo appuntamento con la rassegna “Altre Tendenze” che il Centro Servizi Culturali S. Chiara. Lo spettacolo racconta di Tony e Luca, due ragazzi che stanno insieme da diversi anni: sono una famiglia. Ma se per essere una famiglia felice può bastare che due persone si amino, per essere una famiglia “davvero” felice c’è bisogno di portatori sani di gioia: i bambini. Tony, infatti, vuole diventare padre e, anche se Luca preferirebbe invece aspettare, i due vanno in Canada e, come il primo papà single della storia di tutte le storie – Geppetto – “costruiscono” il loro piccolino con la pratica di procreazione G.P.A. (Gestazione per Altri). E così “Geppetto e Geppetto” possono tornare in Italia con il loro figlio, Matteo.

Dopo i primi gioiosi anni dell’infanzia, alla morte di Tony, padre biologico, Matteo affronta un duro periodo e crescendo comincia a rifiutare l’affetto dell’altro padre che lo ha cresciuto ma con il quale, per legge, non ha alcun legame di sangue. Questa condizione di figlio non riconoscibile finirà per fargli rinnegare tutto l’amore ricevuto. E così, nel giorno del ventennale della scomparsa di Tony, Matteo rivendica qualcosa all’altro padre, Luca, vomitandogli addosso tutto quello che gli ha causato crescere in una famiglia non “normale”. Lo accusa di qualcosa che è mancato. Luca si difende ma, qualsiasi cosa dica, agli occhi di Matteo sbaglia. I due si scontrano e si odiano, si ammazzano di botte, urlano e spaccano mobili, lasciando l’uno alla solitudine dell’altro.
«Questa – scrive Tindaro Granata – non è la storia universale di tutti i figli nati da coppie omosessuali. Non è la storia di una bandiera spinta dal vento del “pro” o da quello del “contro”, chi se ne frega! Questa è la storia di un papà che vuole fare il papà e di un figlio che vuole fare il figlio: tra i due, all’apparenza, manca solo una mamma. È la storia di uno scontro tra due uomini, uno giovane e uno adulto, che cercano entrambi il riconoscimento di una paternità, che non può avere la stessa funzione che ha in una famiglia eterosessuale. E’ il desiderio di un Geppetto di farsi amare da un figlio che non è sangue del suo sangue, ma generato dal seme del proprio compagno. E’ il desiderio di un ragazzo di ritrovare una figura paterna, vissuta nell’assenza di una figura materna, che lo possa accompagnare nel mondo degli adulti senza il peso della mancanza.»


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