Al Teatro San Marco continuano gli appuntamenti dedicati alla Giornata della Memoria. Come far fronte ai “vuoti di memoria” che troppo spesso definiscono il nostro rapporto con la storia? E come costruire futuro, senza solide basi che arrivano dal passato e che offrano strumenti per evitare di ripetere gli stessi errori? Spesso a rispondere a queste domande ci pensa l'arte. Il teatro offre infatti risorse utili, raccontando storie, mettendo in scena narrazioni che attraverso l'empatia possono essere vissute e sentite più vicineassolvendo così un'importante funzione civile.

Su questi presupposti è nato lo spettacolo Fuga da Auschwitz, una produzione del Teatro delle Quisquilie, in scena a Trento al Teatro San Marco oggi alle ore 21.
In scena tre attori e musicisti che recitano e suonano, in una narrazione scandita da due importanti ingredienti della cultura ebraica che trovano ampio spazio anche nello spettacolo: la musica e l'ironia. Il ritmo è incalzante, la suspance non manca; luci e suoni, parole e note, strumenti musicali e voci si fondono, per essere testimonianza del passato e messaggio di pace per il futuro.

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