“Coltivare il prato per tutelare la biodiversità". E' il tema dell'incontro online in programma domani sera, 7 aprile, alle 20,45 in diretta Facebook dal Museo delle scienze di Trento. La biodiversità degli ambienti prativi è a rischio a causa dell’abbandono o della conversione di queste aree ad altri utilizzi. Re di quaglie, allodola e stiaccino sono alcune delle specie “in crisi” a causa della perdita dei loro habitat, gli ambienti prativi del Trentino. Partendo dall'analisi di oltre vent'anni di dati raccolti grazie a studi e monitoraggi dedicati, i relatori del Muse Mattia Brambilla, Fancesco Gubert e Paolo Pedrini illustreranno i risultati emersi da uno studio condotto nell'ambito del Piano Sviluppo Rurale della Provincia Autonoma di Trento.  “Molti uccelli degli ambienti creati o modificati dall'agricoltura - spiegano - sono in calo in tutta Europa e quelli degli ambienti prativi non fanno eccezione: alcune delle specie più minacciate, anche a livello provinciale, sono legate proprio a questi contesti. Da qui l’importanza di prendersi cura di questi ambienti così fragili che, se non gestiti con particolari attenzioni ed equilibrio, possono causare pesanti contraccolpi anche sull'avifauna locale, come sta accadendo in Trentino a diverse specie particolarmente “affezionate” alle zone prative".
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