Giovedì lungo speciale quello del 29 marzo a Museion: alle ore 18 inaugura infatti alla Casa Atelier la prima tappa del progetto di GAP, Glurns Art Point. In linea con la sua vocazione, la Casa Atelier si apre così anche quest’anno ad una giovane realtà del territorio. GAP nasce infatti a Glorenza in Val Venosta nel 2012 come primo luogo per residenze d’artista in Alto Adige. E saranno proprio le opere prodotte da venti artisti e artiste durante il periodo di residenza presso GAP ad essere presentate in tre mostre all’interno di “1+1=3 o come (de)costruire uno spazio in tre atti”. Questo il titolo del progetto interdisciplinare, curato da Elisa Barison e Davide Bevilacqua. Prendendo le mosse da Glorenza come prototipo di città, il progetto si interroga sul concetto di spazio e sulla sua costruzione: che ruolo giocano le strutture fisiche ed urbanistiche nella definizione dello spazio? Quale influsso hanno invece le persone e il loro interagire sociale? Che ruolo ha il singolo? Questi alcuni degli interrogativi trattati. La prima tappa, intitolata ”AKT I -sie/loro/them”, presenta, nello specifico, opere che si confrontano con la creazione di spazi sociali. In particolare saranno in mostra video, fotografie e installazioni di Pierangelo Giacomuzzi, Pascal Lampert, Maria Mathieu, Franziska Schink, Antonio Villa e Jacob Wolff.
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