Nonostante sia espressamente previsto dalla normativa vigente, tre agenti altoatesini della Polizia di Stato in possesso dell’attestato di bilinguismo non sono ancora stati riassegnati in Alto Adige, mentre numerosi colleghi sprovvisti delle necessarie competenze di bilinguismo avrebbero avuto l’assegnazione in Provincia di Bolzano. E’ il consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore Alessandro Urzì a sollevare la questione, lanciando un appello al Presidente della Provincia Kompatscher affinché siano compiuti i passi necessari presso il Ministero degli Interni. “Sono anni che teniamo monitorata la vicenda – afferma Urzì – e ci aspettavamo, in seguito alle rassicurazione ricevute, che tutto si fosse concluso per il meglio. Con l’avviamento della procedura di scorrimento delle graduatorie ai possessori dell’attestato di bilinguismo erano stati riservati 11 ulteriori posti, oltre ai tre inizialmente previsti, nella graduatoria finale del concorso per allievi agenti della Polizia di Stato. Ma, con sorpresa, nei giorni scorsi siamo venuti a conoscenza che ancora tre agenti del corso 2014, altoatesini e con il patentino di bilinguismo, non avrebbero ancora ottenuto il trasferimento in Alto Adige, anche in presenza di posti disponibili ed assegnati ad agenti provenienti da altre regioni italiane. Ecco perché - conclude Urzì – tramite un’interrogazione urgente ho chiesto al Presidente Kompatscher di attivarsi con urgenza presso il Ministero per sollecitare la riassegnazione in Provincia di Bolzano dei tre agenti. Anche perché per paradosso nel frattempo in Alto Adige sono stati inviati agenti senza competenze linguistiche nelle due lingue mentre quelli formati in questo senso devono continuare a prestare il loro servizio dove la conoscenza del tedesco non è necessaria
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