Invecchiamento della popolazione e aumento delle patologie: le rsa non possono dare risposta a tutti e sono chiamate ad accogliere casi sempre più difficili; intanto, fuori da esse, cresce una popolazione con parziale o ridotta autosufficienza: per servire questi utenti nasce la partnership tra l’Azienda pubblica di servizi alla persona Cesare Benedetti di Mori e l’Associazione InsiemeAte, specializzata in assistenza domiciliare. L’idea si è concretizzata nell’ultimo anno e mezzo, con una fase sperimentale; oggi è avvenuta la presentazione ufficiale. Sintesi “tangibile” della partnership è l’ufficio allestito al piano terra dell’Apsp, sotto al centro diurno, dove opera un assistente sociale a servizio di entrambe le realtà coinvolte. Il presidente dell’Apsp, Gianmario Gazzi, spiega: «L’idea è partita 5 anni fa, con l’insediamento dell’attuale cda. L’obiettivo era dare sempre più servizi al territorio, superare il concetto di casa di riposo. La collaborazione con InsiemeAte punta a dare un servizio su un’area vasta: Mori è a metà strada tra la Vallagarina e l’Alto Garda. Ora possiamo portare nelle case tutti i servizi della rsa e i suoi professionisti: oltre all’assistente familiare selezionato da InsiemeAte, l’assistente sociale, l’infermiere, il fisioterapista e i medici specialisti».
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