Una necropoli di epoca longobarda con 13 sepolture, sia di adulti che di bambini, con oggetti di corredo di notevole prestigio. E' emersa a fine estate sul Doss Trento, nel corso delle operazioni di controllo archeologico preliminari alla realizzazione dell’ampliamento del Museo nazionale storico degli Alpini, che sorge sull'area già occupata dalla polveriera fortificata austro-ungarica. L'indagine archeologica è coordinata scientificamente dall’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza provinciale per i Beni culturali e condotta sul campo da Cora Società Archeologica; alla documentazione delle sepolture con tecniche fotografiche 3D ha collaborato la Fondazione Bruno Kessler.
Si tratta di ritrovamenti importanti, che qualificano quest’area come fulcro delle vicende storiche che si sono succedute nella conca di Trento.
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