Tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, riduzione in schiavitù e immigrazione clandestina. Queste le accuse che hanno portato ieri mattina la polizia di trento ad arrestare quattro richiedenti asilo nigeriani. Altre quattro persone sono al momento latitanti. Le ragazze, tutte dai 20 ai 30 anni venivano reclutate in Nigeria con la falsa promessa di un lavoro in Europa, venivano sottoposte a rito Voodoo , in modo che fossero vincolate al pagamento del debito, circa 30mila euro le spese per raggiungere l'Italia. Ne seguiva, nel caso non avessero corrisposto il dovuto, la minaccia di morte sia per loro che per i familiari. Una volta soggiogate venivano trasferite sulle coste libiche e rinchiuse in campi profughi nella città di Sebhrat o Tripoli, dove venivano sottoposte a numerose vessazioni e violenze. Per liberarsi da questa condizione di schiavitù, erano costrette a prostituirsi sino al totale pagamento del debito contratto per il trasporto verso l'Italia. In Nigeria, i soldi venivano utilizzati in parte per finanziare la prosecuzione dell'attività illecita e in parte per investimenti immobiliari delle famiglie degli indagati. L’operazione, coordinata dalla DDA di Trento e scattata alle prime luci dell’alba di lunedì 11 settembre, ha visto impegnate oltre alla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Trento e la Polizia francese anche le Squadre Mobili di Trento, Bologna, Bolzano, Viterbo e il Commissariato della Polizia di Stato di Merano.
Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.