E' inammissibile il cosiddetto Lodo Brunetta, cioe' una norma transitoria alle legge elettorale che faccia entrare in vigore un anno dopo le norme sui collegi del Trentino Alto Adige, approvate in Aula l'8 giugno a scrutinio segreto. Lo ha comunicato il presidente della Commissione Affari costituzionali, Andrea Mazziotti, riferendo alla Commissione le decisioni della presidente della Camera Laura Boldrini. L'8 giugno un emendamento Fraccaro-Biancofiore, approvato a scrutinio segreto, ha abrogato i collegi uninominali del Mattarellum in Trentino Alto Adige. Il Pd e la Svp hanno posto come condizione per riprendere il Fianum, cioe' il proporzionale, il superamento di questa nuova norma. Visto che non si puo' cambiare una norma votata, era emersa l'idea di una norma transitoria che facesse slittare l'entrata in vigore delle norme sulla Regione autonoma. "Abbiamo ricevuto la lettera della presidente Bodrini che chiarisce che nel caso in esame, cioè l'uniformare il Trentino Alto Adige al resto del Paese e i 231 collegi nazionali, il voto dell'Aula non puo' essere superato da norme transitorie. In coerenza con quanto avevo detto, e cioè che solo con il superamento di questo punto avrei riproposto il precedente testo, non lo ripresenterò. Giovedì presenterò un testo base che terrà conto di questo vincolo, e cioè della presenza di 231 collegi". Lo ha detto il relatore alla legge elettorale, Emanuele Fiano, parlando con i giornalisti al termine della Commissione Affari costituzionali della Camera.
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