Il Centro trasfusionale di Rovereto si supera, da fine settembre, grazie alla collaborazione con gli specialisti dell’Unità operativa multizonale di oculistica, è disponibile il siero collirio autologo, un preparato che viene usato per curare la secchezza oculare nelle forme importanti e che reagisce poco ad altre terapie. La vera novità sta nella preparazione di questo collirio, viene prodotto con un derivato del sangue dello stesso paziente. Cura le patologie stimolando la riparazione e la rigenerazione di questi difetti all’occhio in modo naturale. Da qualche giorno, sotto indicazione dello specialista oculista, è disponibile questo tipo di cura al Santa Maria del Carmine di Rovereto. Il servizio è, naturalmente, esteso a tutta la provincia.
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