La riunione a Trento del Consiglio Nazionale ADMO lo scorso weekend è stata un’occasione preziosa per tornare a parlare dell'importanza della donazione del midollo osseo, delle modalità per accedere al registro dei 'donatori di vita' e dei dati che riguardano le attività di Admo Trentino, un ottimo esempio per tutta Italia, con 750 iscrizioni nel 2016.

Admo Trentino conta 8.000 potenziali donatori che hanno dato la loro disponibilità dal 1992. La compatibilità è rarissima e l'obiettivo è quello di raccogliere un numero sempre maggiore di potenziali donatori. Di questi 8 mila iscritti, 68 hanno completato il percorso, donando il proprio midollo osseo e salvando la vita di pazienti affetti da leucemia, linfoma, mieloma o altre neoplasie del sangue. Il primo passaggio è semplicissimo: una formale iscrizione all'associazione e l'accesso alla cosiddetta tipizzazione, un'analisi del sangue che si effettua all'ospedale Santa Chiara di Trento che permette di entrare a tutti gli effetti nel registro dei donatori attraverso l'attribuzione di un codice identificativo. Se questo rivela la compatibilità del volontario con un paziente in attesa di trapianto si procede con ulteriori analisi fino all'effettiva donazione, effettuata dalle ossa del bacino. L'iscrizione è effettuabile dai 18 ai 35 anni e la donazione può avvenire entro il 55esimo anno di età. "Il fine ultimo - completa Fantini - è tipizzare tutti. Speriamo di riuscirci".
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