C’era chi riceveva 1,70 euro all'ora per lavorare nei campi dall’alba al tramonto, spesso in condizioni disumane. E' la nuova schiavitù dei braccianti agricoli che un po' alla volta sta emergendo dall'indagine partita lo scorso settembre, che ha visto coinvolti alcuni lavoratori provenienti da fuori regione e che venivano portati a Riva del Garda, Arco e dintorni a raccogliere l'uva.  Le persone venivano trasportate con vestiti e scarpe bucate alcuni addirittura nel bagagliaio. Dalle indagini,ancora non teminate,  sono 26 i lavoratori sfruttati e provenienti da Brescia. Al momento, si è accertato il coinvolgimento di un'azienda ma potrebbero esserci altre due aziende trentine coinvolte. E' troppo presto ma, di fatto, i lavoratori venivano trasportati da fuori provincia per lavorare dall'alba fino al tramonto guadagnando pochi euro a giornata per poi essere riportati a Brescia. In appoggio alle indagini c'è anche l'Inps del Trentino Alto Adige. “Sono in corso degli accertamenti – ha spiegato Marco Zanotelli, direttore dell'Inps regionale – e posso confermare che i lavoratori coinvolti sono 26. Stiamo inoltre cercando di capire se era in essere un contratto di appalto con l'azienda che portava i lavoratori da fuori provincia. La situazione non è semplice e ci sono molti aspetti da verificare”.
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