La Delta Despar strappa un punto alla Reale Mutua Chieri
Un punto, quello di ieri sera, 24 febbraio, che vale molto di più per la Delta Despar Trentino, capace di trascinare fino al tie break la quotata Reale Mutua Fenera Chieri, quarta forza del campionato. Si tratta del terzo tie break in meno di sei giorni per la truppa di coach Bertini, che sta dimostrando forza di volontà e di cuore anche in situazioni non “facili” e con una formazione rivisitata per permettere alle ragazze un recupero fisico e mentale in vista delle prossime sfide. Raggiunta la matematica salvezza con grande anticipo e in modo quanto mai meritato, le giovani gialloblù con ancora i segni delle battaglie dei tie break giocati con Casalmaggiore e Firenze sono venute a mancare di lucidità proprio nel decisivo quinto set, anche per meriti di una Chieri davvero competitiva a conferma e dimostrazione dell’ottimo campionato che la formazione di Bregoli sta disputando. In casa Delta Despar Trentino da sottolineare la prestazione positiva da parte di Ricci che ha sostituito al meglio Cumino, alla quale, assieme a D’Odorico, è stato concesso un turno di riposo dal proprio coach.
FEM, workshop digitale con 100 esperti
La robinia, l'ailanto, l'acero americano, il ciliegio tardivo, l'abete di Douglas, il pioppo ibrido e l'olmo siberiano sono solo alcune delle circa 100 specie di alberi non nativi presenti in Italia. Introdotte per scopi ornamentali queste specie esotiche sono per lo più usate, anche in Trentino, nel contesto urbano e periurbano, perché si adattano meglio agli ambienti cittadini, ma possono causare problemi ecologici perché queste piante competono e spesso sovrastano le specie indigene, trasformando significativamente gli equilibri degli ecosistemi forestali.
I benefici attesi e i potenziali rischi legati alla presenza di alberi non nativi nelle regioni geografiche europee sono oggetto di un workshop internazionale coordinato dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige nell’ambito del progetto Alptrees, che vede coinvolto come partner il Comune di Trento e come “osservatore” il Servizio foreste della Provincia autonoma di Trento. L’evento si svolgerà in formato digitale oggi, 25 e domani 26 febbraio alla presenza di oltre cento ricercatori ed esperti dell’area alpina.
Coronavirus, altre 3 vittime e sale il numero di chi è in terapia intensiva
In Trentino ci sono altre 3 vittime da covid-19. Sono 57 i nuovi casi positivi al molecolare registrati nel bollettino quotidiano dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. A questi si affiancano i 300 individuati attraverso i test rapidi. Sono poi stati confermati 83 casi all’antigenico. Aumenta il numero di persone ricoverate in terapia intensiva: sono 35. In ospedale ci sono in totale 205 pazienti covid. Prosegue anche il percorso delle vaccinazioni: questa mattina risultavano somministrate 38.716 dosi.
Raccolta differenziata, a Trento superato per la prima volta l’85 %

Ha raggiunto il suo massimo storico la raccolta differenziata a Trento: a gennaio per la prima volta è arrivata all'85,15%. A questo si aggiunge – sempre a gennaio 2021 - un significativo calo dei rifiuti totali prodotti (con un -18,0 %) e dei rifiuti smaltiti in discarica (-36,5%). Un dato questo che, tuttavia, è influenzato dall'emergenza sanitaria e sul quale pesa la chiusura di bar e ristoranti. Un risultato che comunque conferma l’impegno per l’ambiente dei cittadini del capoluogo che da anni ormai è ai primi posti in Italia in questo tipo di classifiche.

 

Itas Trentino in Germania per la Champions League
Scattano i quarti di finale di 2021 CEV Champions League. Dopo due turni preliminari e la Main Phase, la massima competizione continentale per club prosegue con il primo doppio atto che porterà alla Finale del primo maggio. Per la Trentino Itas ci sarà spazio per il confronto con i tedeschi del Berlin Recycling Volleys; il match d’andata si giocherà giovedì 25 febbraio in Germania. Fischio d’inizio programmato alla Max Schmeling Halle di Berlino per le 19.30. A due settimane di distanza dall’ultima partita ufficiale, vinta 3-1 col Karlovarsko proprio in Germania, la formazione gialloblù è pronta per tornare in campo ed inaugurare la quarta fase della sua cavalcata europea. 
Malattie neuromuscolari, a Trento c'è NeMo
Il Centro Nemo, specializzato per la cura delle persone con malattie neuromuscolari e neurodegenerative, è realtà. Si trova all'ospedale Villa Rosa di Pergine Valsugana. 1500 metri quadrati di spazio per Nemo, che è dotato di 14 posti letto, di cui 4 ad alta complessità assistenziale e riabilitativa, 4 day hospital, 3 ambulatori specialistici, 1 palestra, 2 piscine, 1 laboratorio di analisi del movimento, 1 centro di valutazione domotica e addestramento ausili e 1 sezione dedicata alla riabilitazione robotica. E' il settimo centro in Italia, dopo Milano, Roma, Messina, Arenzano (GE), Brescia e Napoli. In Trentino Aldo Adige e nelle regioni del nord-est d’Italia sono circa 5.000 le persone, tra adulti e bambini, che vivono con questo tipo di patologie, come la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), l’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) e le Distrofie Muscolari, definite oggi ad alta complessità assistenziale. L’apertura di NeMO Trento è il frutto di un accordo di sperimentazione gestionale pubblico - privato tra la Provincia autonoma di Trento, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e Fondazione Serena, ente gestore dei Centri Clinici NeMO.
Covid, in Alto Adige 6 morti e 355 nuovi positivi
I laboratori dell'Azienda sanitaria nelle ultime 24 ore hanno effettuato 2.308 tamponi molecolari, dai quali sono emersi 205 nuovi casi positivi. Inoltre 150 test antigenici sono risultati positivi. Nelle ultime 24 ore, poi, si sono registrati 6 decessi, per un totale di 1.012 da inizio pandemia. Per quanto concerne i ricoveri sono 227 quelli ospedalieri, ai quali si aggiungono 42 pazienti in terapia intensiva. Le persone guarite sono 370.
Alto Adige, lockdown duro fino al 14 marzo
“E' necessario mantenere la massima cautela nelle riaperture, soprattutto per la presenza delle nuove varianti", ha spiegatoArno Kompatscher dopo la riunione odierna, 24 febbraio, della Giunta provinciale. Fino al 14 marzo saranno prorogate, quindi, le regole della zona rossa: si può uscire di casa solo per motivi di lavoro, di salute o di urgenza e vanno ridotti i contatti sociali. Le attività commerciali non alimentari e di ristorazione resteranno chiuse, così come sarà mantenuta la didattica a distanza per scuole medie, superiori ed università. Tornerà in presenza, invece, dal primo marzo, la didattica nelle scuole per l'infanzia e nelle elementari dove si attuerà una "strategia di testing". Ciò non vale per i comuni, come Merano, in cui sono in vigore regole più restrittive per la presenza della variante sudafricana. E non escluso, ha avvertito Kompatscher, che un lockdown più duro possa essere adottato per altre località, sia nel caso della rilevazione delle nuove varianti, in particolare quella sudafricana e quella brasiliana (ancora non presente), sia per una accelerazione dei contagi.
Bolzano ricorda Josef Mayr Nusser
Nel giorno dell'anniversario della sua morte è stato ricordato questa mattina Josef Mayr Nusser, Cittadino Onorario di Bolzano. Il 24 febbraio 1945 pagò con la vita il suo no al Fuehrer e al nazismo. La cerimonia pubblica si è svolta in prossimità della sua casa natale, Maso Nusser a ponte Campiglio.
Dolomiti Unesco, una campagna contro lo spreco dell'acqua in quota
Una campagna comunicativa, incentrata sull'utilizzo responsabile dell'acqua. La realizzerà la Fondazione Dolomiti Unesco su richiesta dei rifugisti. Evitare gli sprechi, viste le difficoltà di approvvigionamento in quota, è il concetto più difficile da far comprendere a quanti si aspettano che un rifugio eroghi servizi simili a quelli di un albergo o di un ristorante. E così - dal Brenta ai Monfalconi, dalle Dolomiti di Sesto alle Vette Feltrine, nei 66 i rifugi che offrono all'escursionista ristoro e ospitalità - ci si trova a dove spiegare che in montagna può capitare di rinunciare alla doccia dopo una giornata passata a faticare su sentieri e ferrate. La campagna non riguarderà solo le norme di comportamento, ma anche le cause profonde della necessità di risparmiare acqua. I ghiacciai arretrano a una velocità tale da poter prevedere la loro totale scomparsa, sotto i 3.500 metri, entro il 2050.
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