Mobilità elettrica, Trentino-Alto Adige prima in Italia
Il Trentino-Alto Adige è la regione italiana dove la mobilità elettrica è più diffusa. Tutto ciò grazie al dato più alto di tutta Italia per stazioni di ricarica per abitante e numero di veicoli elettrici per abitanti. A renderlo noto lo "Smart Mobility Report 2020", studio pubblicato dal Politecnico di Milano. Nel Report si legge che tra i fattori considerati decisivi per questo risultato vi sono le misure di sostegno pubbliche offerte sia dalla Provincia di Bolzano, sia dalla Provincia di Trento, per l'acquisto e il noleggio di veicoli, nonché per l'installazione di stazioni di ricarica.
Il Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento si sposta online
Nonostante l’impossibilità di accogliere gli spettatori, l’attività dell’Ente non si ferma e rilancia con nuove proposte di teatro virtuale. Nel pieno rispetto del decreto ministeriale in vigore, gli spazi saranno aperti a quattro compagnie (nazionali e regionali), che saranno impegnate in altrettante residenze teatrali, per un momento di studio, di lavoro e di approfondimento. Attraverso la fruizione gratuita di video pillole chiamate “Teatro sbloccato”, raccolte durante i giorni di residenza, il pubblico potrà, inoltre, rimanere in contatto con la vita del teatro, partecipando alle diverse fasi della produzione artistica. L’offerta del Centro S. Chiara però non finisce qui. All'interno del sito c'è una nuova sezione s: il Teatro virtuale, in cui troveranno spazio sei produzioni territoriali, delle quali tre espressamente rivolte al mondo dei ragazzi.
Pulizie, oggi il presidio degli addetti in piazza Dante a Trento
Le lavoratorici e i lavoratori delle pulizie incrociano le braccia oggi, 13 novembre, anche in Trentino per otto ore. Sono 600 mila gli addetti del settore in tutta Italia, 3mila in Trentino. La mobilitazione nazionale, promossa dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, è stata indetta per rinnovare il contratto collettivo nazionale scaduto da oltre 7 anni. In Trentino la protesta si svolgerà sotto la sede del Consiglio provinciale in piazza Dante, dalle 10 alle 12.
Domenica 15 novembre sospesa la Trento-Malé, servizio garantito con autobus
Domenica 15 novembre è sospeso il transito dei treni sulla ferrovia Trento - Malé. Le corse saranno sostituite con autobus che potrebbero subire qualche ritardo rispetto agli orari di fermata. La capienza degli autobus sarà ridotta al 50%.
Chiusura al traffico nelle ore notturno sulla statale della Valsugana e sulla tangenziale di Trento
Traffico limitato sulla statale della Valsugana e sulla tangenziale di Trento. Nei prossimi giorni sono in programma dei lavori di bitumatura e di riparazione delle barriere di sicurezza stradale. Gli interventi, si legge nella nota, comporteranno delle limitazioni e deviazioni al traffico nelle ore notturne. Dalle 20 di venerdì 13 novembre alle 6 di sabato 14 novembre, verranno chiuse per ragioni di sicurezza entrambe le gallerie di Martignano, con deviazione del traffico lungo il tracciato storico della SS 47 della Valsugana.  Dalle 19.30 di martedì 17 novembre alle 6 di mercoledì 18 novembre e dalle 19.30 di mercoledì 18 alle 6 di giovedì 19 novembre, verrà chiusa la tangenziale di Trento, nella sola direzione Verona, in corrispondenza del viadotto di Canova a Trento Nord. In questo caso, il traffico verrà deviato lungo la viabilità comunale, attraverso l'uscita numero 9, con percorrenza del traffico lungo via Brennero e rientro in tangenziale attraverso lo svincolo di Campotrentino - via Maccani.
Coronavirus, nuova stretta in Alto Adige
Ulteriore giro di vite per frenare il contagio da covid-19. Ieri in serata il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher ha firmato una nuova ordinanza, che entrerà in vigore da domani fino al 29 novembre. Chiudono tutte le scuole per una settimana, dal 16 al 22 novembre: le lezioni si svolgeranno a distanza. Verrà garantita l'assistenza scolastica soltanto ai figli delle persone che lavorano nei servizi essenziali: tra questi il settore sanitario; forze dell'ordine o di soccorso; protezione civile; commercio di generi alimentari o beni di prima necessità. Restano aperte invece la maggior parte delle attività produttive.
Coronavirus, in Trentino 253 positivi e 8 vittime
Sono 253 i nuovi casi positivi al coronavirus registrati nelle ultime ore e ci sono altre 8 vittime. Stabile il numero dei pazienti in rianimazione: sono 30. 368 le persone ricoverate in ospedale.
Coronavirus, in Trentino i comuni con più contagi diventano zone rosse
Il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti ha annunciato una nuova ordinanza con misure più restrittive per frenare i contagi. “Il Trentino – ha detto – rimane zona gialla, ma interverremo sui comuni con percentuali di contagio elevate con misure analoghe a quelle assunte un mese fa a Cembra. I Comuni trentini più colpiti dal contagio diventeranno zona rossa. Fugatti nella nuova ordinanza interverrà anche sulle attività motorie, sulle somministrazioni di alimenti e bevande in bar e ristoranti, sui mercati all’aperto e sulle aperture domenicali, ma – ha detto - "dobbiamo ancora definire i dettagli”.
Cles e Cavalese, sospesi i punti nascita
Da sabato 14 novembre l'attività dei punti nascita di Cles e Cavalese sarà sospesa. Servono infatti spazi in cui trattare i nuovi casi Covid-19. Le donne saranno accolte per il parto negli ospedali di Trento e di Rovereto. È fondamentale che tutte le donne in gravidanza proseguano con i controlli e le visite programmate.
Sindacati trentini: chiarezza sui dati relativi ai contagi
Massima trasparenza e responsabilità nelle decisioni. Lo chiedono i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino al presidente Fugatti e all’intera giunta provinciale per gestire il continuo aumento di contagi, ma soprattutto di ricoveri e di morti. Imprese, attività economiche e lavoratori, infatti, non possono più essere tutelati se gli ospedali vanno in sovraccarico. Per i sindacati quindi bisogna agire per limitare i contagi, ma anche per rendere più efficace il sistema di presa in carico dei soggetti positivi e malati. Cgil Cisl Uil si uniscono a quanti in queste ore chiedono chiarezza e trasparenza sui dati. “I cittadini vanno informati correttamente. Non è certo mantenendoci in classificazioni “fittizie” che preserviamo l’economia”, concludono i tre segretari provinciali.
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